Per visitare le altre isole Eolie soggiornando a Lipari, il modo migliore è utilizzare le numerose barche che diverse
Compagnie di navigazione propongono con itinerari giornalieri
differenziati ed interessanti: Panarea e Stromboli con sosta notturna
per osservare dal mare le eruzioni del vulcano, Filicudi ed Alicudi
con soste per il bagno negli anfratti più caratteristici ed escursioni a
terra, Salina e Vulcano con giro dell'isola e tour dell'isola di Lipari.
Queste sono le gite più richieste, prenotabili il giorno precedente,
sempre in base alle condizioni meteo del momento, presso i numerosi
chioschi ed agenzie dell'abitato di Lipari dato che questa attività non
è sviluppata on-line ed i siti web delle varie compagnie sono pressochè
inesistenti. Per le escursioni sottocosta con piccole barche possiamo
segnalare gli
Amici del Mare Eoliano e, nell'ambito del Pescaturismo, la motobarca
"Stella di Salina" sull'isola di Salina e le pilotine "Desiree" ed "Alalunga"
sull'isola di Lipari.
Per
muoversi sull'isola di Lipari invece, in mancanza di un mezzo proprio, è
consigliabile noleggiare uno scooter od un'auto presso i numerosi
noleggiatori del posto. L'isola è grande, servita da numerose strade e
stradelle che collegano i vari abitati, frazioni e case sparse ed i
servizi pubblici con autobus sono scarsi e limitati ai centri
principali.
Per chi
ama camminare le isole offrono uno scenario incomparabile, con viste
mozzafiato lungo i numerosi sentieri, purtroppo trascurati nella
manutenzione, che offrono notevoli ed interessanti spunti naturalistici
e di particolare valenza geologica e vulcanologica. Per chi volesse
approfondire l'esplorazione del territorio consigliamo le esperte guide
dell'Associazione "Nesos"
che organizza anche, in vari periodi dell'anno, giornate speciali con
camminate didattiche lungo i sentieri di Lipari e delle Eolie.
Per gli
amanti dell'esplorazione subacquea il mare delle Eolie offre fondali di
straordinaria bellezza e varietà di flora e fauna ed anche importanti
percorsi archeologici e relitti sommersi come ad esempio il Museo
Subacqueo sulla Secca di Capo Graziano a Filicudi, recentemente
allestito dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana; per una maggior informazione riportiamo di seguito il Comunicato stampa della Soprintendenza:
SOPRINTENDENZA DEL MARE DELLA SICILIA
MUSEO SOTTOMARINO A FILICUDI, PARADISO DEI SUB
DALL’1 AGOSTO ITINERARIO FRA RELITTI E ANFORE
Filicudi, 7 luglio 2008 - Diventa finalmente fruibile, ma solo a sub con almeno il secondo brevetto, la più bella area archeologica sottomarina delle isole Eolie finora vietata a tutti: la secca di Capo Graziano a Filicudi, che custodisce almeno nove relitti di navi greche e romane, posati fino a 75 metri con i loro preziosi carichi integri.
Un concentrato di storia, di emozioni e di bellezze naturalistiche in un luogo magico che, purtroppo, è stato teatro per millenni di numerosi drammatici affondamenti: le navi che cercavano rifugio dal maltempo sotto Capo Graziano venivano “tradite” da un’improvvisa secca rocciosa e sprofondavano all’istante nell’abisso fino a 75 metri.
La Soprintendenza del mare della Sicilia, guidata da Sebastiano Tusa, con finanziamento dell’assessorato regionale al Turismo, ha realizzato un itinerario in sicurezza fino a 45 metri di profondità, per ammirare il “relitto A” che risale all’età ellenistica (II sec. a.C.). Sarà fruibile solo con la guida dei diving con licenza delle Eolie, che offriranno servizi standard seguendo le regole della Soprintendenza e, in sinergia, finanzieranno un servizio di guide a terra per completare il tour con la visita del villaggio preistorico di Capo Graziano, della sezione locale del Museo eoliano e dei sentieri sulle montagne ricche di terrazzamenti romani.
L’iniziativa è stata presentata presso “La Sirena” di Filicudi dal Soprintendente del Mare, Sebastiano Tusa, e da Nino Terrano del locale diving “I delfini” che ha curato la realizzazione dell’itinerario.
E’ seguita la prima immersione, assistita dai sub della Soprintendenza e dalla Guardia costiera e guidata da Terrano, che ha visto come primi visitatori i giornalisti Paolo Rubino della redazione romana dell’Ansa e Adriano Penco di “Mondo sommerso”.
L’itinerario offre la possibilità di individuare anche la sagoma del relitto “G” ricoperto di sabbia e che risale al V secolo a. C., e quella del “Città di Milano”, una posacavi della Marina affondata nel 1919 per l’esplosione delle caldaie nell’impatto. Sul fondo sono anche visibili le ali di aliscafi che hanno impattato sulla secca, oltre a numerose anfore, vasellame e corredi. Per ragioni di sicurezza non è possibile scendere ad una profondità ulteriore.
Saranno considerevoli le ricadute in termini di presenze turistiche e di nuova occupazione in una zona fortemente colpita dalla crisi economica e, quest’anno, anche dai problemi di collegamento con la terraferma. L’ area delimitata e dotata di boe di ingresso e uscita sarà accessibile dall’1 agosto.
I visitatori troveranno segnaletica in Pvc per comprendere la storia dei reperti visibili sul fondo, e riceveranno una guida tascabile in Pvc. Per informazioni 090/9889077 - 340/1484645. La prossima iniziativa della Soprintendenza del mare sarà quella di dotare il sito di telecamere subacquee, come già fatto a Cala Gadir, per consentire a chiunque da casa di ammirare via Internet i tesori sui fondali e di orientare l’inquadratura a piacimento.
Ufficio stampa: 348/2668034
Per
rimanere in tema di Musei è assolutamente da visitare il
Museo Archeologico "Luigi Bernabò Brea" situato nell'Acropoli di
Lipari dove, oltre alle antiche vestigia esterne della rocca risalenti
fino al periodo Neolitico, nella sale interne sono raccolte le
testimonianze di oltre 7000 anni di storia ininterrotta delle Isole ed
ancor più dei Vulcani delle Eolie.
|